Paola Alessandra Mezzogori

Un po’ di me

Lavoro in banca, ma sono anche psicologa, insegnante di yoga e arte terapeuta.

Sono una persona solare, curiosa e appassionata. Purtroppo il tempo è tiranno e mi costringe a scegliere quali passioni coltivare e a quali rinunciare, almeno momentaneamente.

Sono stata una grande tifosa di Robi Baggio, così tanto che non ho resistito alla tentazione di dedicargli un capitolo del romanzo.

Amo visceralmente la Sicilia, il suo cibo, i suoi profumi, i suoi colori, le sue persone, il suo mare, i suoi cieli, il suo dialetto, insomma tutto e anche per questo l’ho scelta come luogo per ambientare la prima parte del romanzo.

Sono stata prodiere di hobie-cat e non potrò mai dimenticare quanto mi sentivo viva e libera ogni volta che uscivo al trapezio e mi sembrava di volare sul mare. Amo anche la navigazione in barca a vela, meno “adrenalinica”, ma capace di farmi percepire un contatto privilegiato con gli elementi della natura. E anche per questo buona parte della storia di Giulia e Luca si svolge a bordo di una barca a vela.

Amo la natura, i libri, i cani e il buon cibo. Ho un gran bisogno di ridere almeno un po’ ogni giorno, di parlare con le persone e di trovare uno spazio per approfondire i miei studi di psicologia e fare yoga. Anche per questo nel romanzo ho creato degli spazi in cui i personaggi praticano yoga e meditazione e ho dedicato un’attenzione particolare agli aspetti psicologici.

L’amore per la scrittura

Naturalmente amo scrivere. Scrivo da quando ero bambina e avevo il mio diario con il lucchetto. Allora scrivevo di me, oggi mi piace raccontare storie di persone immaginarie, in cui vivono parti di me e delle persone che ho incontrato, persone che hanno fatto parte della mia vita modificandola in modo significativo, ma anche persone le cui strade si sono incrociate alla mia solo per un attimo, lasciando solo una traccia lieve.

Scrivere per me è un modo per viaggiare dentro le vite dei personaggi, esplorando le infinite possibilità che, in quanto esseri umani, abbiamo di realizzare noi stessi.

E la cosa che amo di più, dopo aver scritto e viaggiato con la fantasia tra i pensieri e le emozioni dei personaggi, è condividere queste sensazioni. Per questo spero che in tanti, leggendo “Dammi vento. Rotta verso ponente”, viaggerete a bordo di SolYLuna attraverso gli oceani e dentro le vite di Giulia, Luca, Tindara e Francesco.